Sentiero ASR 03 – Coren

Descrizione
Lunghezza: 1,4 km
Dislivello: 50 mt
Tempo di percorrenza: 30 min
Difficoltà:T – Turistico

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In molti paesi montani, in cui è presente un torrente, un fiume o un lago, c’è una zona chiamata corno. In bergamasco “Coren”
Il corno a Predore, i due corni a Castro, dove il lago dapprima stretto, si allarga verso l’alto Sebino proprio grazie a due sporgenze montuose. A Sant’Omobono Imagna, c’è la Cornabusa, sporgenza montuosa priva di vegetazione sotto la quale vi è una grotta dedicata alla Madonna, meta di pellegrinaggio di moltissimi devoti.

Anche ad Adrara San Rocco, dove il torrente Guerna crea un ansa, si erge una protuberanza a tratti senza vegetazione che gli abitanti del paese chiamarono “Coren”.
Questa roccia, sporgendo da terra, crea una conca sotto la quale probabilmente i pastori, mettevano le capre al riparo in caso di improvvisi temporali nei mesi estivi quando portavano gli animali al pascolo lungo il torrente. Oggi è meta di numerosi appassionati che per la forma particolare della parete, possono praticare arrampicate mozzafiato servendosi dei chiodi perennemente fissati nella roccia.

Il sentiero parte dalla omonima località Corna (Lat. N 45° 42.328′ Long. E 09° 57.994′), dove è presente una piccola azienda agricola famigliare che da anni coltiva e commercia miele, piccoli frutti e marmellate.
Per raggiungere la località Corna, si può lasciare l’auto in prossimità della piazza di Adrara San Rocco, e percorrere la via Dumengoni che dalla piazza porta alla chiesina in località Valle. La via Dumengoni si prende scendendo a destra al bivio che porta ai colli di San Fermo, lasciandosi la piazza alle spalle. Dalla chiesa di Valle, parte una strada percorribile solo a piedi che giunge in una piazzetta dove è presente una fontana di acqua sorgiva che fuoriesce dal muro. (Lat. 45° 42.863′ Long. 09°58.047′) Avanti pochi metri, sulla sinistra si trova il cartello che indica l’Azienda agricola Chitò.

Giunti alla località Corna, si prende la stradina che passa in mezzo ai 2 caseggiati e si sale in direzione NE. Entrati nel bosco, la stradina sterrata diventa un sentiero che sale fino a quota 520 mslm dove si trova una piccola santella nella quale si possono ancora scorgere alcuni dipinti. Da li il sentiero riscende nel bosco fino ad incontrare il torrente che in quel tratto, nei mesi estivi, è privo di acqua. Giunti al Coren il sentiero finisce ma è possibile risalire il torrente per raggiungere alcune pozze chiamate Tinelle. Il sentiero è percorribile con calzature adeguate, in 2 punti attraversa un ghiaione formatosi con lo sgretolarsi delle rocce, pertanto è consigliato porre la massima attenzione.